Crisi Alitalia, trattative in corso
fuori cresce la protesta

Cresce la protesta fuori dal palazzo dove è in corso la trattativa per il salvataggio di Alitalia. E dopo fischi al leader sindacale della Cisl, Bonani, ora i lavoratori hanno portato anche le famiglie con i bambini per manifestare contro una soluzione che vedrebbe a rischio molti posti di lavoro.

«Non firmate, non firmate», è lo slogan gridato dai dipendenti di Alitalia (anche diverse famiglie con alcuni bambini) che si stanno radunando all'esterno della sede del ministero del Lavoro, dove è in corso la trattativa con i sindacati sul piano di salvataggio per la compagnia. Il presidio dei dipendenti è di momento in momento più numeroso, mentre è atteso l'arrivo da Napoli di circa 500 lavoratori delle attività di manutenzione pesante Atitech e di altri servizi. La sede dove è in corso l'incontro, in via Flavia a Roma, è presidiata da carabinieri e polizia.
Dai manifestanti è partito anche qualche slogan contro il governo: «Berlusconi a casa», gridano, e «dimissioni del governo».
È ora presente anche una delegazione dei precari. Intanto continua il pressing sui sindacalisti perchè non firmino un accordo che i dipendenti giudicano inaccettabile: «non si firma, non si firma», ripetono tra gli slogan.

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