Da Silvio Pellico a Star Wars
Balbianello, rinasce la darsena

Restaurata con il contributo di Corrado Passera potrebbe già aprire dalla prossima stagione - L’ex ministro: «Un modo per ringraziare il Fai»

Se tutto andrà come previsto, già dalla prossima primavera i visitatori di Villa Balbianello, gioiello Fai che ogni anno attira sul lago decine di migliaia di visitatori (a proposito: il 2013 sta per chiudersi con circa 60mila presenze, un record) potranno ammirare anche la vecchia darsena, sull’estremità di un promontorio che davvero, al mondo, non ha eguali.

La darsena è stata recuperata e risistemata grazie al fattivo contributo dell’ex ministro Corrado Passera, comasco, che proprio qui, all’ombra del gigantesco leccio cresciuto sulla terrazza a lago della villa, ebbe la fortuna, nel maggio del 2011, di poter festeggiare il suo matrimonio con la moglie Giovanna Salza: «Una serata straordinaria in un luogo straordinario», ricorda lui, che nel parco riuscì anche a ricreare, con il contributo di alcuni amici di Cinecittà, l’effetto di una luna che diversamente, quella sera, non sarebbe spuntata. «Contribuire al recupero della darsena - dice oggi Passera - è stato anche un modo per ringraziare il Fai. È un ente che svolge una funzione imprescindibile, e non solo per il fatto che con tanta passione i suoi volontari si prendano cura di alcuni degli angoli più belli del paese. Il Fondo per l’ambiente italiano ha il merito di renderli vivi, fruibili, accessibili, pulsanti».

La darsena è stata recuperata per intero. Ne sono stati consolidati i muraglioni, ne è stato ricostruito l’accesso, sono state ricollocate briccole per l’approdo, ovviamente lavorate a mano. E la sensazione, ammirando lago e montagne dalla punta estrema del promontorio sotto il sole d’autunno, è davvero quella di trovarsi in un luogo unico.

Lo scelse George Lucas per una delle scene del film Star Wars girate qui al Balbianello, ma è anche un luogo sul quale circolano storie e leggende straordinarie.

Ce n’è una, tra le tante, che riguarda Silvio Pellico, frequentatore assiduo della villa. Lo aveva assunto il conte Luigi Renato Porro Lambertenghi quale precettore dei suoi figli Giulio e Giacomino. La sera Pellico amava scendere in darsena e fermarsi a contemplare il lago, assaporando il gusto di un sigaro. Poche settimane prima del suo arresto, avvenuto il 13 ottobre del 1820 a Milano, a Lenno lo aveva raggiunto l’amico Pietro Maroncelli con il quale l’autore de “Le mie prigioni” si era intrattenuto a lungo proprio in darsena chiacchierando di Italia e di rivoluzione. Si racconta che la ronda austriaca, che a bordo di una bagnarola perlustrava silenzioso le rive, udì quei loro discorsi. E che proprio allora per i due patrioti si spalancarono le porte delle prigioni imperiali.

S. Fer.

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