Dai big ai piccoli, tanti negozi
non ricaricano l’Iva sui prezzi

Si diffonde l’agevolazione ai clienti dopo l’aumento al 22%

«Noi non aumentiamo l’Iva». Questa la decisione del gruppo Benetton. Così, i punti vendita Benetton e Sisley in città hanno esposto il cartello dove annunciano alla clientela che il salasso, per l’acquisto dei prodotti da loro venduti, è scongiurato. Per lo meno per ora. 

Sì, perchè l’azienda al momento intende assorbire internamente l’incremento dell’imposta sul valore aggiunto. «Avevamo adottato la stessa politica lo scorso anno quando l’Iva era passata dal 20 al 21% - spiegano dall’azienda - Anche quest’anno, abbiamo deciso di proseguire con la stessa linea».

Infatti, lo stock di capi d’abbigliamento in vendita nei negozi è stato acquistato quando l’Iva era ancora al 21%. «Proprio per questo, fino ad esaurimento scorte, ci faremo carico noi del passaggio dal 21 al 22%. È una questione di correttezza nei confronti del cliente».

Il gruppo Benetton non è l’unico ad aver fatto questa scelta in città. Anche le titolari dei negozi della Swarovsky, l’Archetipo (negozio di oggettistica e arredamento), Petali Preziosi (abbigliamento) e Vanity Pet (la Bau boutique di Varese), stanno al momento ammortizzando “il colpo” internamente, proponendo alla clientela i prezzi di sempre. V. Des.

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