Dalmonte: «Disarmato e arrabbiato
ma nient’affatto arrendevole»

Parla il coach dell’Acea alla vigilia del match tra Roma e Cantù, ultima partita di campionato.

Alla luce dei recentissimi infortuni di Curry e De Zeeuw sembra abbiate qualche problema di formazione per domenica contro Cantù...«

Abbiamo qualche problema di formazione per l’anno sportivo, oserei direi».

In effetti, non è stata una stagione fortunata da questo punto di vista.

«Da febbraio a oggi abbiamo cambiato quattro giocatori, di cui due nell’ultimo mese e tre negli ultimi due. Peraltro, e questo è un dato emblematico, soltanto una volta abbiamo cambiato per scelta, le altre tre esclusivamente per esigenza. Non credo ci sia un precedente. Siamo l’apripista di una casistica».

Torniamo a Curry e De Zeeuw: davvero non giocheranno contro Cantù?

«Sono a serio rischio. Anzi, molto serio».

E nel caso come farete?

«Nel caso giochiamo chi siamo. Abbiamo affrontato i playoff di Eurocup senza le due guardie americane e ora ci apprestiamo a disputare quest’ultima partita di campionato, se possibile, ancor più in emergenza».

Mani avanti, coach?

«No, mi limito a far della cronaca non a proporre delle pezze giustificative. Sono incazzato, triste e disarmato, non certo arrendevole. Cercheremo di interpretare la gara con criterio, secondo le nostre possibilità riconoscendo i limiti del nostro assetto ma giocandoci sopra senza stare a piangere».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola venerdì 8 maggio

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