Detriti in Ticosa
La Procura archivia

Non luogo a procedere nei confronti del sindaco in relazione all'ordinanza con cui a novembre disponeva la rimozione dei rifiuti all'amianto

COMO - La Procura della Repubblica di Como ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del fascicolo aperto lo scorso autunno nei confronti del sindaco Stefano Bruni per il reato di abuso d’ufficio in relazione alle procedure di smaltimento dei detriti all’amianto derivati dall’abbattimento della vecchia Ticosa. Per il pm Simone Pizzotti, gli accertamenti successivi alla denuncia sporta a suo tempo dalla ditta Binda - l’impresa che rase al suolo l’ex tintostamperia - hanno confermato che la contestazione è «carente», sia dal punto di vista dell’elemento soggettivo del reato, sia da quello oggettivo. Fuori dal frasario tipico del Codice di procedura penale, significa che secondo il pm non solo non ci furono né colpa né dolo, ma neppure si ravvisano gli elementi strutturali del reato, che pertanto non fu commesso.
Soddisfatto Stefano Bruni: «La mia fiducia nei confronti della magistratura non è mai venuta meno - ha riferito -. È una notizia che ci aiuta a riportare più serenità sull’intera vicenda Ticosa, consentendoci di lavorare più tranquillamente sottraendola al rischio di strumentalizzazioni»

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