Dramma al Valduce dopo il parto
Madre e bimbo in fin di vita

Canturina di 44 anni in terapia intensiva, gravissimo anche il piccolo. Cartelle cliniche in Procura

Dramma all’ospedale Valduce. In sala parto, è successo l’imprevisto e l’inaspettato: il bambino, un maschietto di quattro chili, terzogenito di una coppia di Cantù, non ha pianto, non ha reagito, non ha respirato l’aria del mondo pronto a dargli il benvenuto quando è venuto alla luce. E’ in una culla della terapia intensiva neonatale, aiutato dalle apparecchiature e il futuro è un’incognita. La sua mamma, 44 anni, non s’è risvegliata, dopo il parto cesareo. E’ in rianimazione, in cure intensive, sotto macchinari che registrano ogni variazione delle sue condizioni. Ma non ci sono variazioni dall’altro giorno, quando è arrivato il momento conclusivo, dopo nove mesi di una gestazione normale. Il tempo dell’attesa sarebbe scaduto lunedì; la donna si è presentata domenica, nel reparto di ginecologia-ostetricia che l’aveva seguita per i nove mesi di gravidanza e per lunedì era stata programmata l’induzione del  parto. Doveva essere naturale. Ma, durante il travaglio, indotto con i farmaci, è stata registrata una sofferenza fetale e i sanitari hanno deciso di preparare la sala operatoria, dopo aver tentato con altre tecniche. Ma, durante l’intervento, le condizioni della madre sarebbero precipitate per ipotensione, sarebbe subentrata un’emorraggia ed è stato dramma. La famiglia ora vuol capire che cosa è successo. S’è affidata all’avvocato comasco Vincenzo Latorraca per inviare una segnalazione ai carabinieri e alla Procura della Repubblica che ieri ha disposto l’acquisizione di copia delle cartelle climiche, aprendo l’indagine per lesioni gravissime.

© RIPRODUZIONE RISERVATA