Due bergamaschi in mototaxi
per le strade del Sudamerica

Vi ricordate quei bergamaschi non totalmente sani di mente che tra luglio e agosto guidarono una Panda da Bergamo a Ulaanbaatar per partecipare al Mongol Rally? Ebbene, mentre tra di loro c’è chi sogna una spiaggia bianca, una sdraio e una birra per dimenticare lo stress e la stanchezza di migliaia di chilometri spericolati, ce n’è uno - Nicola Munaretto, 25 anni, laureando in architettura, bergamasco di città - che ha deciso di raddoppiare: venerdì è salito un aereo per Lima in Perù, da dove mercoledì 28 ottobre scatterà la prima edizione del Mototaxi Junket.

Dai 3 mila ai 4 mila chilometri attraverso le Ande peruviane, la mitica Machu Picchu, il lago Titicaca e il Salar de Uyuni in Bolivia per approdare circa 14 giorni dopo ad Asuncion, in Paraguay. E il mezzo di trasporto sarà super alternativo: un mototaxi di cilindrata compresa tra i 125 e i 150 cc., praticamente un triciclo a motore, che dovrà valicare montagne, così come districarsi nel deserto e nella foresta pluviale.

Nicola non sarà solo. Il suo capitano, il principale artefice dell’organizzazione, è Mario Berra, 31 anni, torinese d’origine ma residente a Bergamo ormai da due anni, titolare della nuova agenzia di viaggi Friendsandtravels di via Pignolo 114 (magazine on line www.friendsandtravels.com), che per sponsorizzare la sua attività si è tuffato nell’avventura sudamericana, supportato dai partner Valentina e Michele Raho. Nicola e Mario formano l’unico equipaggio italiano sulla linea di partenza, in totale sono sessanta i team. Il tandem azzurro attraverserà Perù, Bolivia e Paraguay per un totale di circa 3.200 km.

Il canovaccio del Mototaxi Junket ricalca quello del Mongol Rally (organizzano sempre i «The Adventurists» inglesi) nel senso che il percorso è libero, non c’è spirito competitivo, perché alla base c’è una sana goliardia, e il raid ha una doppia finalità, di divertimento e di scoperta di mondi nuovi e benefica: Friend and Travels ha scelto di devolvere la propria quota (il minimo è 1.000 sterline) a Operation Smile, un’associazione che cura i bambini poveri con gravi malformazioni al volto.

Se Berra, appassionato di motociclismo, è da sempre nel mondo dei viaggi e del turismo perché è la sua passione e la sua professione, Munaretto ha scoperto con il Mongol Rally i grandi orizzonti e se ne è follemente innamorato. Prevediamo che si laureerà nel 2020.... «Prima avevo girato solamente in Europa - racconta Nicola -. Guidando verso la Mongolia mi sono accorto che il mondo non è così piccolo e vale la pena vederne il più possibile. Avevo già pensato di visitare il Sudamerica con lo zaino in spalla, quando Mario mi ha invitato a partecipare al Mototaxi Junket non ci ho pensato due volte. Sì, lo so che saranno due settimane dure con mille problemi da risolvere, ma in me prevale la curiosità e la sete di conoscenza».

Per non perdere l’impresa dei due bergamaschi, si può visitare il sito www.friendsandtravels.com o ascoltare direttamente i loro racconti via satellitare da lunedì a venerdì alle 15,30 su Radio Number One.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA