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Sabato 31 Gennaio 2009
Due poltrone per tre liberal
E oggi c’è la firma per Acsm
Bruni indicherà il nome per la presidenza. D’Alessandro in pole, voci su Colombo
Tra i ribelli un posto in giunta a Rallo e ballottaggio in rosa tra Molinari e Sosio
Per il rimpasto di giunta, invece, si inizieranno a definire i tasselli da lunedì, quando è previsto un nuovo faccia a faccia tra il sindaco e i dieci liberal. L’ultimo (la notte precedente i liberal hanno discusso fino all’alba) si è tenuto ieri dalle 18 alle 19.30 e ha visto la partecipazione di Bruni, e dei tre liberal Pasquale Buono, Stefano Rudilosso e Mario Pastore. «Resterà tutto in sospeso fino a lunedì - ha detto Buono al termine del vertice - perché andrà fatto un discorso di deleghe nell’ottica di definire una strategia amministrativa su diversi temi».
«Stiamo collaborando con il sindaco con diversi incontri - ha aggiunto il coordinatore cittadino Rudilosso - per riuscire a chiudere in un quadro condiviso e accettato da tutti per dare le risposte che la città attende nell’ottica di un equilibrio indispensabile per lavorare con armonia».
Lo scacchiere è tuttavia in fase di composizione. Per i liberal il primo nome è quello di Roberto Rallo che, secondo la loro richiesta, dovrebbe andare all’Urbanistica. Su questo punto, però, il sindaco sembra avere parecchie perplessità e non è escluso che alla fine possa decidere di tenere lui la delega. Il secondo nome sarà tra Ezia Molinari (data per favorita, anche se il suo ruolo di preside della Fondazione Cometa, vicina a cielle, crea qualche problema) ed Etta Sosio (ma non con la delega all’Istruzione). C’è anche chi non esclude StefanoRudilosso, ma lui ha già detto più volte di non voler entrare in giunta per restare alla guida cittadina di Forza Italia. Ad uscire, oltre a D’Alessandro, Anna Veronelli (delega Istruzione e Università, potrebbe andare alla presidenza di Univercomo), ma non si può escludere Alessandro Colombo (al Bilancio, che ieri alcune voci davano, con basse probabilità, per Acsm)
Una volta risolto il puzzle azzurro ci sarà anche quello con i ritocchi di deleghe. La Lega Nord ha già chiesto di lasciare l’Edilizia privata (è nelle mani di Maurizio Faverio) e, in cambio, dovrebbe ottenere il Commercio (ora del forzista Paolo Gatto).
Nel frattempo l’Udc torna alla carica. Il dirigente regionale Renzo Erasmi ha fatto sapere che «l’Udc condiziona l’accordo regionale con Pdl e Lega (anche se il Carroccio ha già detto che non si vuole alleare con chi ha votato contro il federalismo, ndr) al rispetto degli accordi precedenti.
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