E' allarme contraffazione:
boom di monete false da 1 e 2 euro

E' scattato un nuovo allarme per la contraffazione di euro. Questa volta l'allerta è segnalata per le monete da 1 e 2 euro e da 50 centesimi. Secondo il rapporto del minisetro del Tesoro le contraffazioni sono aumentate del 418% nei primi sei mesi dell'anno

Se il film 'La banda degli onestì, in cui Totò e Peppino De Filippo si inventavano tipografi e stampavano maldestramente alcuni biglietti da diecimila lire, fosse girato oggi punterebbe non sulle banconote ma sulle monete. Cresce infatti, e non di poco, il giro dei falsi degli euro non di carta. Prime tra tutte le monete da 2 euro.
Nel primo semestre di quest'anno la falsificazione di questi 'pezzì ha registrato un vero e proprio boom: +418,73% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Meno forte, ma sempre consistente, anche l'aumento dei falsi delle monete da 1 (+125%) e da 50 centesimi (+130%), come si legge nel recente Rapporto Statistico sulla falsificazione dell'Euro, redatto dal Dipartimento del Tesoro-direzione rapporti finanziari internazionali.
«Le organizzazioni criminali - si legge nel documento - mostrano sempre maggior interesse verso la contraffazione di monete da 2 euro». Solo nei primi sei mesi dell'anno sono state accertate dalla Banca d'Italia come false 12.798 monete.
Sul fronte delle banconote i Totò-Peppino del nuovo millennio si concentrerebbero, invece, sui tagli da 50 euro: questo rappresenta infatti «l'obiettivo privilegiato dei tentativi di falsificazione» e rappresenta il 26,76% del totale delle banconote ritirate dalla circolazione nei primi 6 mesi. In totale nel periodo la Banca d'Italia ha trovato, nelle sue perizie, 73.889 banconote false. Per un 'tesorò da 4,5 miliardi di euro.
Ma il 'girò della contraffazione nei primi sei mesi potrebbe riservare dati più consistenti: le segnalazioni pervenute su presunte irregolarità hanno portato infatti al ritiro o al sequestro di ben 241 mila banconote (+294% sullo stesso periodo dell'anno scorso), parte della quali probabilmente non sono state ancora periziate. Non tutti i 'pezzì sequestrati o ritirati in base a dubbi o segnalazioni vengono infatti periziati immediatamente - ricorda il Rapporto - con «conseguente non coincidenza tra i dati relativi al ritiro e l'attività periziale».
Stando ai sequestri ed ai ritiri, la maggior parte dei potenziali falsi - per quanto riguarda i biglietti - riguarda le banconote da 50 euro (l'87% del totale) mentre, a livello territoriale, il fenomeno appare più consistente al Sud che conta oltre 200 mila 'ritirì sui 241 mila totali con la Puglia al top (201 mila), concentrati soprattutto a Lecce (200 mila pezzi sequestrati).
Per quanto riguarda invece la 'provenienzà del conio, la maggior parte dei biglietti sequestrati appare relativa a paesi diversi dall'Italia: 216 mila pezzi ritirati «non riporta come elemento iniziale della combinazione alfanumerica l'indicazione riservata alla Banca d'Italia bensì quella relativa ad altri paesi facenti parte dell'Area Euro».

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