Eluana, adesso il caso
approda in parlamento

Il Senato contro la sentenza della Cassazione: potrebbe sollevare presso la Corte costituzionale un conflitto di attribuzione. Intanto le suore che assistono la ragazza lanciano un appello in tv: "Signor Englaro, lascia Eluana a noi"

E ora il caso di Eluana diventa politico. Approda in Parlamento la vicenda ella giovane donna di Lecco che vive da 16 anni in stato di coma vegetativo. Il Senato ha aperto le procedure per sollevare presso la Corte costituzionale un conflitto di attribuzione con la Corte di Cassazione, dopo la sentenza che autorizza la
cessazione delle somministrazioni che tengono in vita Eluana. 
La decisione è stata presa dalla Giunta del regolamento che ha così accolto la proposta avanzata dal presidente del Senato, Renato Schifani, di deferire alla commissione Affari Costituzionali la questione di un eventuale conflitto di attribuzione da sollevare davanti alla Consulta tra il Senato e la Corte di Cassazione. Se il Senato decidesse effettivamente di sollevare conflitto di attribuzioni con la Cassazione davanti alla Corte Costituzionale, si tratterebbe di un'iniziativa senza precedenti.
Intanto, sulla vicenda parlano per la prima volta pubblicamente le suore che accudiscono Eluana nella casa di cura lecchese: "Lasciatela a noi", è l'accorato appello ai microfoni della Rai lanciato da suor Albina Corti, direttrice della clinica “Beato Luigi Talamoni”. E dalle pagine del Corriere della sera un altro appello, quello di Adriano Celentano, che si schiera a difesa della vita di Eluana e domanda: "E se, contrariamente all'apparenza, lei fosse in uno stato di serenità?".

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