Federalismo, il goveno approva
Leghisti infuriati per i soldi a Roma

Passa l'esame del governo, il federalismo del ministro Calderoli ottiene il primo via libera dal consiglio dei ministri. Accoglienza tiepida però dai leghisti, infuriati su Radio Padania per i sldi datai a Roma, "Resta una svolta epocale". Il testo del ddl

Entusiati 10 tiepidi uno: è questo più o meno l'esito del match giocato oggi sulle frequenze di Radio Padania, la voce della 'pancià leghista via etere, tra i padani a proposito dell'approvazione dal parte del Cdm del disegno di legge sul federalismo fiscale.
Uno o due ci hanno provato, all'inizio della diretta intorno alle 15, a fare dei distinguo e ad indossare i panni della prudenza:«Se ho capito bene ci vogliono due anni prima che vada in vigore - ha detto Roberto, brianzolo - e mi chiedo se per due anni continuiamo a mantenere i magna-magna...», ma la sua voce è stata immediatamente subissata dalla cavalleria pesante delle pasionarie leghiste. Ha dato il via Gabriella:«Grazie, grazie al nostro grande condottiero - ha esordito - Padani non riempite le scatole! Il nostro Umberto Bossi dopo 70 anni di ladri e delinquenti ha fatto il miracolo e non vorrete mica aver fretta proprio adesso...?». L'ha seguita subito Anna, dalla provincia di Brescia: «I leghisti oggi devono essere contenti, stiamo smantellando un sistema che sembrava immutabile. È una riforma epocale». E Miranda, da Torino: «Sono felice, inizia una nuova fase storica. Viva Bossi e Calderoli, questo è il primo passo, ma ci saranno altri successi». A frenare la corsa degli entusiasti ci ha provato dopo mezz'ora Giampaolo che si è chiesto timidamente «ma dobbiamo proprio darli i soldi a Catania?». Vanamente. La telefonata successiva altro peana ai dirigenti leghisti e altri inviti ai 'fratelli padanì a «festeggiare». E via, senza soluzione di continuità, con Umberto da Grandate: «Sono felice, questa notizia di oggi voglio proprio dedicarla all'assessore al bilancio del mio comune che non ci credeva che ce l'avremmo fatta. Grande il nostro segretario!». E perfino dall'Alto Adige, con un italiano un poco zoppicante ma tanto entusiasmo, un ascoltatore della radio si è lanciato in una analisi del momento: «Complimenti per il vostro segretario - ha detto - io credo che lui è oggi arrivato alla prima pietra per venire verso di noi del Sud Tirol, per l'autonomia, io vi auguro molte fortune e un lungo cammino insieme».

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