Federalismo, ultimatum di Bossi
"O si fa o sarà secessione"

Il leader della Lega, Umberto Bossi, torna a spolverare la parola secessione. E questa volta lo fa alla vigilia del Consiglio dei ministri di giovedì in cui dovrebbe essere presentato il progetto per il federalismo. Il Senatur avverte: o si fa ora oppure è secessione. Ma all'ordine del giorno di giovedì il provvedimento non figura

Se a Venezia il leader della lega Umberto Bossi riuscirà a 'regalarè al Nord il provvedimento sul federalismo sarà «meglio di niente». «Ma là - avverte il ministro delle Riforme in un'intervista a 'Il Giornò - vogliono la libertà perchè c'è un Nord che sa di avere la forza e i numeri per conquistarsela. Al di là di me e della Lega». Il federalismo, dunque, è già «una mediazione. Che ai padani che vengono a Venezia non gliene frega nulla».
Tra gli alleati, comunque, «non ci sono nemici» e non ci si opporrà al federalismo, aggiunge Bossi, «certo - sottolinea - si vedrà, soprattutto in commissione e poi in Aula, come la maggioranza voterà». «Ma attenzione - avverte il ministro - il Nord può rivelarsi una belva se viene ancora deluso».
Bossi è convinto che Berlusconi è un federalista «perchè il presidente del Consiglio sa bene che l'unica alternativa al federalismo sarebbe la secessione».
«Il Nord - precisa - ha milioni di uomini, non ha paura di niente, certamente non di battersi, meglio non farlo incazzare».

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