Festa afro in via Anzani, accuse
nel quartiere degli stranieri

Ma l'Arci difende il club organizzatore del party: <Non c'entrano>

Una via tranquilla, di solito. A parte qualche notte in cui si sentono schiamazzi, a volte tanto concitati da spingere i residenti ad alzare il telefono per chiamare polizia e carabinieri. Il tafferuglio che si è svolto l’altra notte in via Anzani (tra sabato e domenica) non rappresenta il primo episodio del genere. Certo è stato il più eclatante, perché ha portato al danneggiamento di un’auto e all’arresto di un uomo da parte della polizia, ma già in altre occasioni le forze dell’ordine sono dovute intervenire nel cuore della notte in risposta alle chiamate degli inquilini della via. «Niente di così preoccupante ma l’altra notte si è esagerato - racconta una signora mentre rientra dalla finestra chiudendo le persiane, come per rintanarsi nell’anonimato - Alle tre e mezza gridavano come pazzi e il caos è andato avanti per un bel pezzo, finché non è arrivata la polizia. Sono stati quelli lì, quelli del circolo dell’Africa».
Il riferimento è al circolo Arci African Pride, con sede in via Anzani 9. Sabato sera si è svolta in questa sede una festa cui hanno partecipato diverse decine di persone di nazionalità nigeriana. La festa, poi, sarebbe degenerata in una colluttazione. Complice, forse, qualche bicchiere di alcol di troppo.

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