Homepage
Mercoledì 21 Gennaio 2009
Forse (ma forse) è la volta buona
Nuove speranze per la terza corsia
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il penultimo atto di un iter iniziato undici anni fa
Salvo imprevisti e complicazioni, a cose fatte saranno passati 15 anni dal 1998, quando il senatore comasco di Alleanza nazionale, Alessio Butti, avanzò per la prima volta la proposta di ampliare il tronco Lainate-Como dell’Autolaghi dal casello di Grandate allo svincolo per Milano. L’anno dopo, nel 1999, la Società Autostrade del gruppo Iri fu privatizzata, ma l’insistenza per la terza corsia non venne meno, appoggiata da tutti gli operatori e dai cittadini, a fronte della crescita del traffico dell’1,2% l’anno su una delle tratte più trafficate e più costose d’Italia. E nel 2013, saranno passati undici anni dalla firma dell’atto che inseriva nel piano di potenziamento della rete autostradale anche il primo ed ultimo tratto fra l’Italia e il confine di Stato. O meglio, fra l’Italia e la città di confine tra il Nord e il Sud d’Europa. Anni di continui stop e rallentamenti di fronte a due certezze: la convinzione generale sull’urgenza dell’opera e i finanziamenti. Erano 186 milioni di euro nel 2002, sono saliti ed assicurati a 273,9, più settanta milioni di euro per la quinta corsia tra la A8 e la A9, cioè tra la barriera di Milano-Nord e l’interconnessione di Lainate, per evitare l’”effetto tappo” all’incontro tra i due tronchi. Somme importanti, per i 23,2 km di Terza Corsia, ma gli anni passano, le tecnologie si affinano e i guai crescono. La terza corsia, finora, è stata tutta in salita, con pendenza del mille per cento, distanze lunghissime tra una tappa e l’altra della procedura: sono passati due anni dal 29 gennaio 2007, quando il ministero dell’Ambiente e il ministero dei Beni Culturali hanno emesso il decreto di valutazione di impatto ambientale, 31 mesi dal parere positivo della Regione Lombardia e 700 giorni dallo strappo nella conferenza dei servizi: non raggiunse l’intesa, la A9 finì tra i punti interrogativi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA