Giudici concordi: <Niente bisturi a Rumi>

Ennesima doccia fredda per il chirurgo a cui il Sant'Anna aveva negato il ritorno in corsia

Medico o passacarte? I giudici non hanno dubbi: passacarte. Almeno per ora. Ad Angelo Rumi non gliene va bene una, con il Tribunale di Como. E dopo aver passato i suoi guai per le morti sospette in corsia ed essersi visto respingere il ricorso d’urgenza contro la decisione del Sant’Anna di svestirlo dal camice bianco per relegarlo - nel ruolo di manager - dietro a una scrivania, è stato protagonista di un’ennesima sconfitta giudiziaria: l’affossamento del reclamo contro la bocciatura del ricorso urgente al giudice del lavoro.
Il Tribunale, dopo una settimana dall’udienza, ha dato ragione ancora una volta all’ospedale Sant’Anna e - come già aveva fatto poco più di un mese fa Beniamino Fargnoli - ha ritenuto immotivate le ragioni d’urgenza addotte dal legale di Rumi, l’avvocato Gino Frassi.

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