Giustizia: blitz per salvare
gli incensurati e condannati

Chi è incensurato ed è condannato per reati con pene fino a quattro anni, potrebbe avere la possibilità di uscirne pulito. Lo prevede un disegno di legge che estingue il reato per chi chiede la messa alla prova, ovvero l'impiego in servizi di pubblica utilità

Si prepara un nuovo blitz sulla giustizia e a beneficiarne potrebbero essere tutti coloro che sono condannati a pene sotto i quattro anni, compresi i corruttori e i ladri.
Se il disegno di legge del governo, che punta ad estinguere il reato per gli incensurati che chiedono la "messa alla prova" dopo essere stati condannati a pene fino ai 4 anni, venisse approvato dalle Camere, sarebbe a rischio anche il reato di corruzione semplice. Cioè, anche chi ha commesso questo reato contro la pubblica amministrazione potrebbe continuare a rimanere incensurato.
Secondo la bozza del provvedimento del governo, infatti, l'incensurato che ha commesso un reato che prevede una condanna fino ai 4 anni può ottenerne l'estinzione (come se non lo avesse commesso) se si dice disposto a effettuare un lavoro di pubblica utilità.
Tra i reati puniti con condanne fino a 4 anni ci sono la corruzione semplice, il furto, l'abuso d'ufficio, le lesioni colpose, quasi tutti i reati ambientali e il favoreggiamento.
Ma a beneficiare del testo del governo potrebbero anche essere tutti coloro che si sono macchiati di reati che riguardano gli incidenti sul lavoro e lo stalking, una proposta di legge che la commissione Giustizia della Camera sta approvando proprio in queste ore e che punta a punire chiunque compia molestie continuate anche nei confronti del coniuge. Ma non basta. Tra i reati a rischio di estinzione rientrano anche numerosi di quelli citati nella Bossi-Fini sull'immigrazione.

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