Gli aspiranti vigili ammettono:
il concorso era irregolare

Svolta nell'inchiesta sul concorso pubblico per un posto da agente di polizia locale a Como. I concorrenti confessano: conoscevamo le tracce in anticipo. Salgono a sette gli indagati

COMO Sembrano confermate le accuse di irregolarità ipotizzante in un esposto che alla fine dello scorso anno spinse la procura ad aprire un'inchiesta sul concorso per un posto da vigile urbano a Como. Alcuni aspiranti agenti, sentiti nelle scorse settimane in procura come persone informate sui fatti, hanno infatti ammesso di aver saputo in anticipo quali fossero le tracce dei temi della seconda prova scritta. La magistratura, ora, sta tentando di identificare il responsabile di questa fuga di notizie che, in linguaggio giuridico, equivale a un reato di abuso. Intanto cresce il numero degli indagati nell'ambito dell'inchiesta del pm Daniela Meliota: oltre ai quattro componenti della commissione, sono stati denunciati anche tre vigili urbani, che devono rispondere di favoreggiamento per aver mentito - questa l'accusa - nel corso della loro testimonianza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA