Gli sparano in bocca
Giovane in fin di vita

Inquetante episodio a Cabiate: un trentenne rinvenuto in mezzo alla strada privo di sensi e con il volto insanguinato

CABIATE Una vigilia di Natale da incubo. Un uomo a terra, privo di sensi, con il volto insanguinato, in mezzo alla strada, a pochi passi dalla chiesa. E poi ancora le grida di una persona, forse un suo amico, che lo trova e chiama aiuto. Per finire in ospedale, dove i medici riscontrano segni riconducibili a un colpo d’arma da fuoco. In bocca.
Ora Andrea Verna, 30 anni, trovato nella notte tra il 23 e il 24 dicembre a Cabiate, in via Dante, sta lottando tra la vita e la morte. Gravissime le ferite riportate e in particolare quella al viso: perché gli accertamenti effettuati dai medici dell’ospedale Sant’Anna, dove è tuttora ricoverato, e dai carabinieri della Compagnia di Cantù sembrano lasciare poco spazio al dubbio. Qualcuno gli ha sparato in bocca, come in un regolamento di conti tipico da film gangster. Il giovane, che abita in via Vittorio Emanuele, a poca distanza dal luogo dell’aggressione, è stato trovato attorno all’1.30 in mezzo alla strada, in via Dante. Era incosciente: il volto era pesantemente segnato da ferite e lividi. Come se si trattasse di un pestaggio. Portato d’urgenza all’ospedale Sant’Anna di Como, il giovane è stato curato e poi ricoverato: prognosi strettamente riservata a causa delle gravissime ferite riportate. Ferite che, però, non sarebbero soltanto compatibili con un’aggressione a calci e pugni: qualcuno avrebbe sparato in bocca ad Andrea Verna, prima di lasciarlo in fin di vita in mezzo alla strada. Un tentato omicidio o forse un vero e proprio regolamento di conti.

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