Grandi mostre ancora in "rosso"
Bruni: facciamole ogni due anni

Il sindaco: «Buco di 600 mila euro, troppo per le casse del Comune». Ma Gaddi tira dritto: «Evidenti i benefici per la città»

La grande mostra del 2008 si è chiusa in “rosso”. Fino a due giorni fa si trattava solo di un’indiscrezione tutta da verificare, ma ieri il sindaco Stefano Bruni l’ha confermata e ha parlato di un deficit addirittura superiore alle più nere ipotesi trapelate da Palazzo Cernezzi. «L’aggravio per le casse del Comune – ha spiegato Bruni – rischia di sfiorare i 600mila euro, tenuto conto dei 100mila euro che abbiamo stanziato per finanziare la mostra (nei giorni scorsi si era parlato di una cifra intorno ai 450mila euro, ndr). Sarebbe più sostenibile affrontare una simile spesa una volta ogni due anni». Bruni, insomma, rilancia l’ipotesi, ancora tutta da discutere, di trasformare le grandi mostre di Villa Olmo in un evento a cadenza biennale.
L’assessore alla Cultura, Sergio Gaddi, però, continua a vedere il bicchiere mezzo pieno. «Alcuni privati, evidentemente, hanno ritirato la loro sponsorizzazione – ha detto Gaddi – e su questo aspetto possiamo e dobbiamo fare di più per coinvolgere le imprese, ma la situazione, ad ogni modo, va analizzata nel suo complesso. Le grandi mostre hanno prodotto i benefici per la città che tutti conoscono. Ora attendo l’esito definitivo dello studio sull’indotto commissionato allo Iulm di Milano (le prime anticipazioni parlano di una ricaduta economica di 3milioni di euro sulla città, ndr). I risultati arriveranno a ottobre. Intanto, io non parlerei di “buco”, ma di un investimento che rimane conveniente per la città anche qualora le cifre dovessero essere confermate».

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