I militari anticrimine nelle città:
cittadini contenti, qualche critica

E' cominciato il dispiegamento dei tremila militari in funzione anticrimine nelle principali città italiane. Generalmente buona l'accoglienza di fronte alle pattuglie miste. Dubbi sull'efficacia dall'opposizione e da parte dei sindacati di polizia

Accopti generalmente bene, ma anche con l'attesa che qualcosa grazie ai militari per le strade delle grandi città cambi veramente.
Sonmo queste le reazioni della gente di fronte al dispiegamento, appena iniziato, dei soldati in funzione anticrimine nelle principali città.

MILANO Stupore, curiosità e soddisfazione sono state le reazioni più diffuse tra i cittadini milanesi alla vista dei soldati messi a presidio di una dozzina di "obiettivi sensibili" e di pattuglia insieme a poliziotti e carabinieri alla Stazione Centrale e nelle zone popolari di via Padova e di Baggio.
I militari (che coprono le ventiquattro ore in turni di otto ore) sono stati accolti ovunque senza problemi o contestazioni, anzi sono diverse le persone che, incontrandoli per strada, sono andati personalmente a salutarli, dandogli il benvenuto nel quartiere.
I più soddisfatti sembrano comunque essere i commercianti, che plaudono alla decisione del governo di impiegare i soldati nelle città. Non mancano comunque quei milanesi che avanzano dubbi e perplessità, in particolare sulla reale utilità dei militari e loro numero considerato "ininfluente" nel contrasto alla microcriminalità in città e coloro che giudicano l'intera operazione del governo come "pura propaganda".

LE CITTA' A Torino la sola presenza Degli alpini nel cosidedetto "tossic park" ha messo in fuga gli spacciatori. Ma alcuni dei fruitori, i drogati, hanno anche avvertito: "così facendo torneremo nelle strade. E sarà peggio".
A Roma la presenza dei militari è concentrata nelle periferie, il sindaco Alemanno ha così voluto per non dare ai turisti l'immagine di una città militarizzata. 

LE POLEMICHE  le polemiche a livello politico non si sono placate. L'opposizione parla di operazione di facciata, l'ultrasinistra accenna a provvedimenti  "fascistoidi", mentre il ministro La Russa replica sostenendo che hanno paura dei militari  solo "i disonesti e i figli dei sessantottini"

© RIPRODUZIONE RISERVATA