Terreni espropriati da Pedemontana
Tanti proprietari aspettano i soldi
Orby

Espropri per la Pedemontana, se ne parla da tre anni, ma i soldi degli indennizzi non sono ancora arrivati a molti cittadini e allo stesso Comune che ha dovuto cedere aree comunali per 1705 metri quadrati di terra che valgono circa 17mila euro.

Si sa che quei soldi entreranno nelle casse comunali, ma non ancora quando. Il consiglio comunale domani discuterà sull’indennità proposta da Pedemontana al Comune per costruire la nuova strada a scorrimento veloce. In paese le pratiche di esproprio per costruire circa 9 chilometri di strada sono 267, tra di esse alcune riguardano privati che, anche con l’iniziale sostegno delle associazioni che tutelano gli espropriati, hanno aperto un contenzioso: «Andremo in arbitrato a dicembre . -dice Flavio Largaiolli - perché la cifra che mi era stata proposta era stata ritenuta incongrua. E non mi risulta che nessuno di quelli che aspettano i soldi siano stati indennizzati».

Non solo buona parte dei cittadini espropriati non ha ancora ricevuto il becco di un quattrino, pur avendo il proprio terreno occupato da macchinari per lo sbancamento della terra e quant’altro, ma in molti casi non si conosce nemmeno quanto sarà l’ammontare dell’indennizzo.

Va un po’ meglio per le aziende agricole alle quali, grazie all’accordo raggiunto tra Pedemontana e Coldiretti Como, pare siano arrivati circa l’80% degli indennizzi previsti, ma solo per le aziende della tratta A (da Cassano Magnago a Lomazzo), sono circa 30 aziende di cui 16 associate a Coldiretti. Per la tratta B (da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno), il presidente di Coldiretti Como Fortunato Trezzi comunica che ci sono problemi, anche per il passaggio dei lavori ad un nuovo concessionario austriaco. In totale alle aziende agricole associate a Coldiretti la nuova strada porta via circa 60 ettari di terreni in proprietà e circa 100 in affitto.

La questione degli espropri per la Pedemontana è piuttosto complessa, ci sono differenze di trattamento economico, si parlava di 10 euro al metro quadrato per i proprietari e sei per gli affittuari, oltre a questa distinzione, la cifra da indennizzare è diversa a seconda se su un terreno passa l’asse principale o un’opera connessa, come le rotonde.

Su 209 nominativi coinvolti nella procedura di esproprio a Villa Guardia, per complessivi 267 aree, 54 sono i proprietari della terra su cui passerà l’asse principale, 29 quelli su cui c’è il tracciato di opere connesse e 136 quelli che verranno toccati per attività complementari anche solo temporaneamente.Pedemontana, contattata, dice che fornirà dati più precisi sul numero delle indennità già liquidate.

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