Il cemento si mangia i pascoli
Allarme dei pastori in Brianza

La denuncia a Brenna: "Tra case nuove e recinti, in questa zona bisogna fare i salti mortali per trovare un posto dove fermarsi con gli animali"

BRENNA Nella Brianza urbanizzata i pascoli sono sempre meno. E questo è abbastanza scontato. Meno scontato è che qualcuno ne subisca pure un danno. Ad esempio Giuseppe Zanga, 45 anni, pastore transumante originario del bergamasco, che da trent’anni passa nel Canturino con le sua legione di pecore: milleseicento capi in tutto. Che da queste parti non sempre trovano erba per i loro denti. «Se le mie povere bestie mangiassero il cemento, allora sì che sarebbero grasse – ironizza il pastore che mercoledì era a Pozzolo, frazione di Brenna – negli ultimi anni hanno costruito dappertutto. Tra case nuove e recinti, in questa zona bisogna fare i salti mortali per trovare un posto dove fermarsi con gli animali: sono costretto a passare lungo le strade perché spuntano muri o cancelli che prima non c’erano. E mi ritrovo a deviare anche di un chilometro il mio percorso, quello che faccio da quando avevo quindici anni. Adriano Celentano, con "Il ragazzo della via Gluck", è stato un profeta: là dove c’era l’erba ora c’è una città. Sempre più grande».

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