Il redditometro a Como
manda ko la nautica

Dimezzate le vendite, la situazione viene definita tragica: «I proprietari di barche equiparati a ladri, e il mercato si ferma»

Fuga dalle superauto, ma anche dalle barche. a sofferenza viaggia con il redditometro.

Se diminuiscono le macchine di grossa cilindrata dalle strade, crolla drasticamente la vendita - ma anche la manutenzione ordinaria - delle imbarcazioni, con un rallentamento del mercato «superiore al 50%» che anche sul Lago di Como sta mietendo vittime illustri.

Non si contano, infatti, i cantieri chiusi, o in procinto di farlo, con una lunga sequela di difficoltà ad attanagliare quel settore nautico che fino a qualche anno fa rappresentava il fiore all’occhiello dell’economia provinciale.

«Pur non volendo esagerare- dice Giacinto Cranchi, del cantiere Cramar snc di Griante - si tratta di una situazione tragica. Da qualche tempo, nel nostro Paese i proprietari di barche sono equiparati ai ladri. Naturale, dunque, che il mercato si sia pressoché fermato».

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