Il Tar boccia la Lombardia
sulle linee guida della 194

Stop alle linee guida lombarde per l'applicazione della legge 194 sull'interruzione della gravidanza. La Regione aveva abbassato di 11 giorni il limite di 24 settimane che è accettato dai medici. A ricorrere erano satti alcuni sanitari e la Cgil Lombardia

Il Tar della Lombardia ha accolto la richiesta di sospensiva delle linee guida di applicazione della legge 194 sull'aborto, presentata da un gruppo di medici e dalla Cgil Lombardia.
"Questa sentenza - spiega Susanna Camusso segretario generale della Cgil lombarda - ripristina la libertà dei medici e delle donne e fa giustizia anche delle recenti polemiche che hanno visto la Regione Lombardia forzare equilibri e potestà nazionali su un tema delicato come quello dell'applicazione della 194. La Cgil chiede alla Regione di dare attuazione alla sospensiva e di ripristinare la libertà dei medici sottoposti a indebite pressioni".
La Regione aveva approvato a fine gennaio alcune linee guida per gli ospedali lombardi per l'applicazione della legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza.
Secondo le linee guida, l'aborto terapeutico non è più consentito oltre le 22 settimane e tre giorni. L'atto aveva abbassato di 11 giorni il limite di 24 settimane generalmente accettato dai medici. L'indicazione era stata avanzata da un comitato scientifico seguendo ciò che già era stato adattato alla Clinica milanese Mangiagalli dal 2004.

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