Il caso Bruni-Spallino:
il giallo della frase

Interrogazione di Lucini che contesta la trascrizione dell'intervento dell'attuale sindaco riferito all'ex primo cittadino

COMO Il caso Bruni-Spallino è riesploso giovedì sera in modo fragoroso, tingendo di giallo il consiglio comunale. MarioLucini (Pd), nelle dichiarazioni preliminari, ha contestato la trascrizione dell’intervento del sindaco di lunedì in aula, denunciando «discrepanze» tra quanto detto da Bruni (registrato nel file audio) e quanto riportato l’indomani dal Notiziario del Comune: «Ho avuto modo di leggere la trascrizione dell’ufficio stampa e di confrontarla con il file audio, constatando che ci sono delle differenze.Alcune non modificano il senso e la portata delle parole del sindaco, altre sì. Non so se si sia trattato di un aggiustamento o di un errore di trascrizione, anche perché, vista la delicatezza del caso, non ho intenzione di dare interpretazioni sull’accaduto». Lucini non si è accontentato di segnalare le differenze, ma ha anche «chiesto formalmente che il verbale della seduta sia redatto mediante l’esatta trascrizione delle parole del sindaco». Ma il giallo è durato poco. È stata sufficiente una comparazione tra quanto riportato dal Notiziario e il file audio per capire dove voleva arrivare Lucini: al passaggio indirizzato da Stefano Bruni all’ex primo cittadino Antonio Spallino. Ecco la versione riportata dall’Ufficio stampa diPalazzoCernezzi: «Qualcuno forse nella nostra città dovrebbe fare qualche esame di coscienza, come il sindaco Spallino che ha dato lezioni a tutti in questi giorni. Forse bisognerebbe guardare cosa è successo negli anni, guardare quanti piani regolatori di questa nostra provincia sono regolati, gestiti e stati firmati da personaggi che, senza che nessuno alzasse che mai una parola, hanno occupato le posizioni della politica più importanti di Como e della provincia, e di come questo non stia avvenendo nei confronti di altri vertici». Il consigliere comunale del Pd non lo ha detto esplicitamente, ma la versione originale si differenza in un passaggio non secondario: Bruni non ha detto «forse bisognerebbe guardare cosa è successo negli anni», ma «in quegli anni». Dario Valli (Area 2010) ha invece invitato il sindaco a fare i nomi di "coloro che nascondono tutto".

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Eco di Bergamo Audio: le parole di Bruni