Immunità per le alte cariche
Ok a tempo di record alla Camera

Montecitorio approva con 309 "sì" il Lodo Alfano, che sottrae ai processi i presidenti della Repubblica, del Consiglio e dei due rami del Parlamento. Hanno votato "no" soltanto il Pd e l'Italia dei Valori, mentre l'Udc si è astenuto. Ora la legge dovrà passare al Senato: è scontata l'approvazione definitiva

Nessun problema alla Camera per la legge che, di fatto, sottrae Silvio Berlusconi ai processi che lo vedono imputato, almeno per il periodo durante il quale rimarrà presidente del Consiglio. Del cosiddetto "Lodo Alfano" approvato a Montecitorio beneficiano le massime cariche dello Stato, che sono appunto quella del premier, dei presidenti delle Camere e del presidente della Repubblica.
Il PdL ha votato compatto insieme alla Lega, esprimendo 309 "sì". L'unica opposizione è arrivata dal Partito Democratico e dall'Italia dei Valori, che hanno totalizzato 263 "no". L'Udc, secondo le parole del leader Pierferdinando Casini, ha preferito "limitare il danno" e si è astenuto.
Le polemiche hano caratterizzato comunque anche il confronto tra Pd e IdV, con Walter Veltroni che nel proprio intervento si è detto stupito del fatto che Di Pietro non abbia ancora stigmatizzato la manifestazione contro Berlusconi e l'ex pm di Mani Pulite che, da parte sua, ha rimarcato la frattura con i Democratici, ha ribadito la scelta di svolgere un'opposizione "dura e pura" ed ha infine definito Berlusconi, assente dall'Aula, "premier contumace".
Già in mattinata d'altro canto Massimo D'Alma aveva sfidato il Cavaliere, invitandolo a presentarsi a testa alta davanti ai giudici e quindi rinunciando di fatto ad usufruire delle norme che lo sottraggono al verdetto della giustizia.
A questo punto l'iter del Lodo Alfano rimane del tutto in discesa, con la scontata approvazione prevista anche al Senato.

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