L’incendio tra Albavilla e Tavernerio
Probabile l’azione dei piromani

Le fiamme sono state praticamente spente, ma il vento e le particolari condizioni di siccità continuano ad alimentare l’incendio. Carabinieri forestali sulle tracce dei responsabili

Il vasto incendio tra Albavilla e Tavernerio è stato praticamente spento ma per la siccità prolungata e le condizioni del sottobosco, le fiamme continuato ad autoalimentarsi mentre il nucleo investigativo antincendio dei carabinieri forestali stanno indagando sull’origine del rogo che si è sviluppato mentre soffiava un forte vento; la prolungata siccità e le particolari condizioni del sottobosco hanno favorito il propagarsi delle fiamme. Condizioni che permettono di ipotizzare l’azione di uno o più piromani. Nulla, al momento, sembra essere escluso. L’incendio iniziato venerdì 27 ottobre ha provocato aria cattiva e diffuso puzza di bruciato attraverso una inquietante nuvola nera visibile a chilometri di distanza. Nell’emergenza non è stato rilevato alcun ferito; salve anche le baite dei vari proprietari grazie al lavoro incessante dell’antincendio boschivo della Comunità montana e di Como, dei vigili del fuoco di Como e Cantù, di un Canadair e di un elicottero.

Vigili del Fuoco al lavoro per spegnere l’incendio che si è sviluppato nel pomeriggio di venerdì nei boschi tra Tavernerio ed Albavilla. Sabato 28 ottobre il canadair è entrato in azione fin dalla mattina per spegnere gli incendi che si sono sviluppati in più punti. In cielo si formata una sinistra nube nera densa di fumo i cui effetti si stanno facendo sentire anche a chilometri di distanza con aria particolarmente cattiva, con un puzzo di bruciato particolarmente fastidioso. Siccità e vento in quota non hanno favorito il propagarsi delle fiamme.

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