Inchiesta della procura sui palazzi di via Magni

 Il magistrato dovrà accertare se vi siano stati commessi abusi edilizi e se siano ravvisabili responsabilità penali da parte di funzionari o amministratori di Palazzo Cernezzi

I maxi palazzi di via Magni, finiti nella bufera a fine luglio quando il consiglio comunale bocciò la variante urbanistica presentata dall’assessore Umberto D’Alessandro (che avrebbe consentito una serie di modifiche al progetto in fase di realizzazione) e poi al centro dei sopralluoghi dei vigili (con il blocco del cantiere da parte dell’assessore all’Edilizia privata Maurizio Faverio, sbloccato il 18 settembre) saranno ora al centro di un’inchiesta aperta dalla procura di Como in seguito a un esposto presentato a metà novembre da dieci consiglieri di opposizione.
Andiamo con ordine. Il 21 luglio l’aula di Palazzo Cernezzi votò contro (con 20 no dall’opposizione, dal Carroccio, da parte di An e parte di Forza Italia, 5 astensioni e 9 sì) la variante urbanistica contestando differenze tra il progetto iniziale e quello realizzato fino ad allora. Dieci giorni più tardi un sopralluogo dei vigili evidenziò «irregolarità» che portarono al blocco del cantiere e, all’inizio di settembre, alla mozione di sfiducia nei confronti di D’Alessandro (non approvata per un voto, ma sostenuta anche da parte della maggioranza). Il rapporto della polizia locale, come prassi, venne inoltrato alla procura che aprì un fascicolo per abusi edilizi. Il 14 settembre la proprietà dell’area (la Iniziative Lariane srl, che fa capo al Gruppo Addamiano) presentò le sue controdeduzioni  che portarono l’amministrazione comunale ad annullare l’ordinanza di sospensione dei lavori. E contestualmente quello stesso fascicolo venne archiviato. Il 13 novembre, però, dieci consiglieri di opposizione tra cui il leader del Pd Luca Gaffuri e il presidente della commissione Urbanistica Mario Lucini hanno presentato formalmente un esposto in procura chiedendo «di valutare se il comportamento tenuto dagli amministratori del Comune di Como, possa configurare in capo agli stessi la commissione di illeciti di rilevanza penale». Una richiesta che ha portato la procura cittadina a riaprire formalmente il fascicolo d’inchiesta, assegnato al pm Giuseppe Rose. Il magistrato dovrà accertare se nell’area di via Magni siano stati commessi abusi edilizi e se siano ravvisabili responsabilità penali da parte di funzionari o amministratori di Palazzo Cernezzi.

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