Infanzia violata, a Como
450 bimbi maltrattati

Tanti i casi seguiti dai servizi sociali del Comune del capoluogo. Nella maggior parte si tratta di episodi di incuria, ma non mancano violenze e abusi

Sono ben 450 i minori seguiti dai servizi sociali del Comune di Como. Un dato clamoroso che racconta di tante storie di infanzia violata. «Nella maggior parte dei casi - spiega Paola Suriano, da gennaio alla guida degli uffici nella sede staccata di via Italia Libera del Comune - si tratta di servizi di tutela richiesti in seguito a problemi di incuria. Ma ci sono anche casi più complessi e gravi». Si va dai maltrattamenti psicologici a quelli fisici, fino ad arrivare agli abusi sessuali, reali o solo presunti. Casi che aumentano ogni anno: nel 2007 i nuovi fascicoli aperti per la "tutela minori" negli uffici dei servizi sociali del Comune sono stati 71, ben undici in più del 2006. «Ad attivare i servizi e il tribunale - racconta ancora la dottoressa Suriano - è spesso la scuola, a volte sono i consultori, ma anche questura e ospedali» che, quando incappano in minorenni in difficoltà, non esitano a inviare una segnalazione ai giudici del tribunale dei minori. I quali, dal canto loro, attivano assistenti sociali e psicologi per indagare, per aiutare. «La nostra è soprattutto un’attività di sostegno. Nella maggior parte dei casi attiviamo progetti sia per i minorenni che per i loro genitori. E solo quando padre e madre non seguono il nostro piano si avviano le procedure per l’allontanamento dei figli». Che può avvenire o su ordine dei tribunale quando «vivere nel contesto familiare rischia di diventare nocivo per il figlio», oppure anche di iniziativa da parte dei servizi sociali «quando vi sono situazioni in cui è grave il timore di incolumità psico-fisica per i bambini».

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