Italia, monito dell'Ocse:
in recessione per gran parte 2009

La crisi finanzairia travolgerà l'Italia non solo per il 2008 ma anche per gran parte del 2009. La previsione arriva dall'analisi dell'Ocse che stima ulteriori cali di sviluppo per l'anno prossimo

In Italia «la recessione, iniziata all'inizio dell'anno, è probabile che si trascini per gran parte del 2009, come in molti altri paesi dell'Ocse».
Lo si legge nell'Economic Outlook del'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che prevede «ulteriori cali del prodotto interno lordo fino a fine 2009» a fronte di «condizioni creditizie interne più difficili», della crisi finanziaria globale e delle «continue perdite di competitività sui costi».
"La tempesta finanziaria globale ha investito un'economia già
indebolita da diversi anni di bassa crescita della produttività,
peggioramento della competitività e elevato indebitamento
pubblico", osserva l'organizzazione parigina nella sezione
dedicata alla penisola del suo ultimo rapporto previsionale
globale. L'inflazione rallenta ma la disoccupazione peggiora, e
per la ripresa della crescita bisognerà aspettare il 2010.

In questi anni in Italia uno "spiraglio positivo" c'è stato sul
mercato del lavoro, che ha registrato "solidi ritmi sulla
creazione di posti di lavoro e sul calo della disoccupazione". Ma
ora la crisi economica compromette questo percorso: secondo
l'Ocse già nel 2008 il tasso di disoccupazione registrerà un
peggioramento, al 6,9 per cento dal 6,2 per cento del 2007. E la
tendenza è destinata a aggravarsi, con la disoccupazione al 7,8
per cento nel 2009 e all'8 per cento nel 2010.
Nel frattempo almeno si smorza drasticamente il caro vita. Secondo l'Economic Outlook dell'Ocse il 2008 in Italia si chiuderà con un'inflazione media al 3,5 per cento, ma nel 2009 crollerà all'1,5 per cento e resterà su questo ritmo anche nel 2010. Rallenterà però anche la crescita dei redditi disponibili per le famiglie: dopo il più 4,9 per cento del 2008 si passerà all'1,3 per cento nel 2009 e all'1,5 per cento nel 2010. "In Italia la recessione, che è iniziata presto quest'anno, dovrebbe protrarsi per buona parte de 2009, come in molti paesi dell'Ocse", rileva l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. "Il recupero della fiducia atteso per la fine del 2009 dovrebbe consentire all'attività di accelerare significativamente nel corso del 2010. E per il 2010 l'ente parigino prevede un ritorno alla crescita, con un più 0,8 per cento del Pil.
Le previsioni sull'Italia diffuse oggi dall'Ocse sono più pessimistiche di quelle pubblicate il 6 novembre scorso dal Fondo monetario internazionale: nelle sue ultime stime l'istituzione di Washington indicava per il 2008 un calo del Pil italiano dello 0,2 per cento, seguito da un meno 0,6 per cento nel 2009.

© RIPRODUZIONE RISERVATA