La moda italiana svolta a destra
Versace: basta culturame di sinistra

Santo, il fratello di Gianni Versace, eletto deputato nel Popolo della libertà, attacca il giudizio di superficialità con cui la sinistra italiana avrebbe sempre liquidato la moda nazionale. Parlando del fratello rivela preferenze politiche e rivela: "Ha avuto molte ragazze"

Si sfila a destra, la moda vira secondo il vento politico. Lo sostiene, in un'intervista Santo Versace, appena eletto deputato del Pdl.
Intervistato da Klaus Davi all'interno di "KlausCondicio" contenitorepolitico di approfondimento su YouTube, Versace punta il dito contro la sinistra: "Tutta colpa del culturame di sinistra, che ha sempre considerato la moda come qualcosa di superfluo e inutile, guardando il nostro mondo dall'alto in basso".
E incalza prendendo spunto da Parigi: "I politici francesi, al contrario, hanno fatto della moda la loro bandiera. Per loro è stata sempre un motivo di orgoglio nazionale. Il successo elettorale della Lega nord si spiega anche con questa sottovalutazione da parte dei politici di sinistra del mondo produttivo nelle sue varie articolazioni".
Santo Versace, nell'intervista, parla poi del fratello, dal punto di vista politico ma anche da quello personale.
Secondo Santo, Gianni "non si faceva problemi ad andare 'sia a destra che a sinistrà" e, da giovane, "ebbe tante ragazze".
. "L'ultima - ha raccontato Santo - me la presentò nel 1972, poco dopo essere arrivato a Milano. Era una donna bruna, bellissima. La incontrai alla residenza 'Principessa Clotilde', a quei tempi inferno e paradiso dell'amore".
Con il fratello, comunque, Santo non ha affrontato esplicitamente l'argomento: "Non mi è mai capitato con Gianni di parlare della sua omosessualità. Per me è sempre stato un fatto naturale. Me ne resi conto da quando era ragazzino. Anche per i miei genitori non è mai stato un problema. Mio padre, anche se calabrese, era di idee molto liberali. Era molto avanti".

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