La sfida di Sacripanti a Brindisi capolista
«Che belle le gare così»

Il coach di Cantù stimolato dall’avversario «Loro non sono una meteora e Bucchi è bravissimo»

Partita in trasferta, contro la capolista, in un palazzetto caldissimo. C’è tutto l’entusiasmo di due piazze, una in rampa di lancio, l’altra che vive di basket quotidianamente da decenni, nella sfida tra la capolista Enel Brindisi e l’Acqua Vitasnella Cantù.

Capolista, ma non a sorpresa. Davanti a tutti i mostri sacri che in estate si spartiscono i pronostici di vittorie. L’aveva detto in tempi non sospetti Pino Sacripanti, lo ribadisce alla vigilia del match: «Sono primi non per caso e nemmeno in virtù di un calendario abbordabile, perché arrivano da due vittorie in trasferta su campi proibitivi come Varese e Caserta. Quindi, se Siena per noi era un test di un certo tipo, quello di domenica contro Brindisi lo sarà ancora di più: non sono una meteora, ma una squadra forte che, ne sono certo, arriverà da protagonista in fondo al campionato. In corsa per lo scudetto ci sono anche loro, a pieno titolo».

Una squadra che, per il coach canturino, non ha punti deboli .«Ha il miglior play del campionato, Dyson, ed è piena di talento. E in panchina c’è Piero Bucchi, uno dei migliori allenatori italiani, sempre troppo sottovalutato: mette sempre in campo squadre pronte e reattive, brave a cambiare assetto in corsa».

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