L'Anas riconosce: servono le vie di fuga nelle gallerie di Cernobbio

Lavori lunghi, quando partiranno, che creeranno disagi per gli automobilisti

CERNOBBIO Per la prima volta, con una lettera ufficiale, la direzione generale dell’Anas ammette la necessità di realizzare vie di fuga, al momento assenti, nella galleria di Cernobbio insieme ad altri urgenti e ormai indispensabili lavori di riqualificazione dettati dalla vetustà di un tunnel che ha avuto il momento di gloria in occasione dell’inaugurazione avvenuta il 16 settembre 1983 e progressivamente caduto nel degrado con misure di sicurezza addirittura inferiori a quelle del giorno dell’apertura. Allora erano fondate su un sistema di allarme collegato giorno e notte alla società impegnata nella manutenzione, con l’aggiunta di arma di contenenti le migliori dotazioni al tempo in uso per la protezione in caso di incendio e successivamente soppresse.
A sollecitare l’Anas a intervenire con opere adeguate alla gravità della situazione agli effetti della sicurezza di chi percorre la statale Regina, era stato il sindaco di Cernobbio Simona Saladini. Ora la risposta dell’Anas.
«In relazione alle condizioni in cui versa la galleria in oggetto – dice la lettera– si segnala che a breve verrà individuato il concessionario che provvederà all’adeguamento degli impianti delle gallerie  nell’ambito del territorio della Lombardia e alla loro manutenzione per i prossimi 18 anni. Quindi si segnalerà al concessionario la necessità di provvedere con urgenza agli interventi sugli impianti della galleria stessa».
La nota conclude con l’annuncio che «durante tali lavori gli abitanti di Cernobbio dovranno sopportare notevoli disagi poiché a seguito della chiusura della galleria, il traffico dovrà essere necessariamente deviato sulla viabilità alternativa».
Marco Luppi

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