L'assessore all'ecologia
denunciato per abuso edilizio

Accade a San Fermo: i gruppi di opposizione in consiglio comunale chiedono le immediate dimensioni. A Carlazzo, invece, nei guai è il sindaco per un complesso residenziale che violerebbe il rispetto cimiteriale

A volte l’abuso edilizio arriva proprio da chi dovrebbe vigilare. Un muro di cinta eseguito in difformità al progetto originario presentato in municipio ha rischiato di far saltare la poltrona all’assessore all’ecologia di San Fermo Paolo Pozzoli. Ossia il geometra, il progettista e il direttore dei lavori del cantiere edile di via Figino. Sulla questione resa nota all’albo pretorio per la pubblicazione della canonica comunicazione alla Procura della Repubblica di Como per gli “abusi” rilevati mensilmente, si sono scatenati i due gruppi consiliari dell’opposizione che, oltre a chiedere a gran voce le dimissioni dell’assessore Pozzoli, hanno presentato un’interpellanza che sarà discussa lunedì prossimo direttamente in consiglio comunale. Pozzoli ha presentato dimissioni verbali al sindaco Pierluigi Mascetti che ha deciso di respingerle. Pozzoli, tuttavia, ha rinunciato all'incarico di direttore dei lavori.
A Carlazzo, invece, un complesso residenziale realizzato dall’ex sindaco Mauro Bonardi quando era in carica, violerebbe le norme sul rispetto cimiteriale. Si tratta di tre villette in fase di realizzazione nei pressi del cimitero del centro paese e di quattro box interrati. La concessione edilizia risale al luglio 2005, quando era sindaco Mauro Bonardi e il responsabile dell’ufficio tecnico non era l’attuale; il 22 novembre 2007 il permesso di costruire è stato volturato all’immobiliare Due Laghi di Alessandro Cerrano, figlio del primo cittadino. Neanche un mese dopo un privato cittadino, Lino Rosati, ha segnalato all’ufficio tecnico che le costruzioni in corso si trovavano, a suo avviso, in fascia di rispetto cimiteriale, dove vige il divieto assoluto di edificabilità, e che la zona cimiteriale risultante nella carte progettuali risultava diversa da quella indicata nel piano regolatore vigente.

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