Le acciaierie di Dongo
tornano ad andare a legna

Centrale a biomasse per abbattere i costi di produzione dell'energia elettrica

DONGO Una centrale a biomasse per garantire un futuro alla ferriera. Se da un lato la proprietà Cagiva intende recuperare un’ampia area del complesso industriale ormai dimessa a causa della drastica riduzione dell’attività della ghisa, dall’altra cerca di far fronte anche a una situazione di crisi che l’ingegner Renato Begnis, presidente delle Afl ferriere e fonderie di Dongo e direttore generale dell’Alluminio Dongo, non nasconde: «La situazione non è rosea. Siamo dovuti ricorrere alla cassa integrazione a lunga scadenza per un buon numero di lavoratori distaccati dalla ghisa e anche il mercato dell’alluminio non promette nulla di buono a breve - medio termine. La centrale idroelettrica locale, come si sa, non è di proprietà della ferriera e allora ecco l’idea di guardare avanti e di puntare su una centrale a biomasse, soluzione innovativa che consente di produrre il vapore necessario nei reparti dell’alluminio e, nel contempo, di recuperare e sfruttare nuovamente un’area dello stabilimento diventata ormai fatiscente.

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