"Leggi razziali, Chiesa inattiva"
Bufera sulle parole di Fini

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha parlato di una società italiana che non seppe reagire per conformismo e indifferenza alle leggi razziali del regime fascista. E nell'accusa coinvolge anche la Chiesa

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, torna a condannare duramente "l'infamia" delle leggi razziali, ma questa volta lo fa sottolineando anche l'inattivismo della società italiana e della Chiesa cattolica contro la legislazione antiebraica. Ma è il suo attacco alla Chiesa che ha provocato un'autentica bufera.
"L'ideologia fascista - ha detto Fini parlando alla Camera nel corso di una celebrazione a 70 anni dalle leggi razziali - non spiega da sola l'infamia. C'è da chiedersi perché la società italiana si sua adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, e duole dirlo, da parte della Chiesa Cattolica".

"CONFORMISMO E INDIFFERENZA"
"Ma l`ideologia fascista - ha rilevato il presidente della Camera - non spiega da sola l`infamia. C`è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata, nel suo insieme, alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno da parte della Chiesa cattolica. A parziale giustificazione potremmo addurre il carattere autoritario del regime. Però dovremmo anche riconoscere che alla base della mancata reazione della popolazione ci furono altri elementi che può risultare scomodo riconoscere. Penso alla propensione al conformismo. Penso ad una possibile condivisione, sotterranea e oscura, negata ma presente, di una parte della popolazione dei pregiudizi e delle teorie antiebraiche. Penso soprattutto a una vocazione all`indifferenza più o meno diffusa nella società di allora".

LA POLEMICA
Vivaci le reazioni, soprattutto di parte cattolica, alle parole di Fini. Dare "credito" a un "falso storico, come la mancata opposizione della Chiesa alle leggi razziali", è "una scelta ideologica e opportunistica", secondo il deputato dell'Unione di Centro Luca Volontè.
"Spiace - prosegue in una nota - constatare che a fomentare un simile falso storico simile sia stata la terza carica dello Stato. Papa Pio XII fece tutto il possibile per scongiurare la promulgazione dell'antisemitismo normativo".
Walter Veltroni, condivide le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini: "Dico quello che penso e coincide con quanto detto da Fini, è una verita storica palmare ed è assurdo che diventi oggetto di polemica. C'è qualcuno in Italia nel '38, salvo chi tenne la schiena dritta e ne pagò le conseguenze che disse di no e fece tutto ciò che era necessario per evitare le leggi razziali?".
Secondo Veltroni "la storia dimostra che c'è stata assuefazione, che è apparso normale quanto era impensabile e intollerabile". Anche se ricorda "tantissimi sacerdoti, tanti cattolici hanno difeso la resistenza e gli antifascisti. Io e Fini non stiamo dando un giudizio, o scoprendo una nuova frontiera. Il giudizio storico è quello: in Italia tutti si sono assuefatti all'idea che cacciare i bimbi ebrei dalle scuole o dagli autobus fosse normale. E' stato un impazzimento collettivo, questo è evidente".

IL VATICANO
Dalla Radio vaticana arriva la smentita a Fini."Non è vero che la Chiesa italiana non si oppose alle Leggi razziali del 1938", afferma l'emittente vaticana che intervista, al proposito, il professor Francesco Malgeri, docente di storia contemporanea alla Facoltà di Scienze politiche dell`Università La Sapienza di Roma, e il professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant`Egidio e ordinario di Storia contemporanea presso la Terza Università degli Studi di Roma.
"Le reazioni ci furono e furono immediate, basti pensare all`articolo sull`'Osservatore Romano' nel quale si denunciava un provvedimento che innanzitutto veniva a colpire il Concordato. Si parla in questo articolo di vulnus al Concordato", afferma Malgeri. "E inoltre, tutta un`altra serie di interventi e di prese di posizione che certamente non condividevano il provvedimento che era stato adottato dal governo fascista".

"LA CHIESA RESISTETTE"
Gli fa eco Riccardi, che pure definisce quello di Fini "un bel testo" nel complesso. "La Chiesa cattolica, a suo modo, resistette", afferma il fondatore di Sant'Egidio. "Resistette in due fasi. Resistette alle leggi razziali, questo va detto: abbiamo la dichiarazione di Pio XII sull`antisemitismo. Certo, resistette come una forza debole quale era la Chiesa in una realtà di regime autoritario. E poi, la Chiesa resistette durante l`occupazione tedesca con l`aiuto agli ebrei. Quindi, mi sembra che la Chiesa, a suo modo, resistette".

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