Lettera a Zapatero
per ritrovare Amelia

Comasca, trasferita da dieci anni nell’isola di Tenerife, è scomparsa un anno e mezzo fa. Ora il suo legale scrive al premier spagnolo: "Com'è possibile che il corpo di una signora anziana e malata possa scomparire così nel nulla"

«Abbiamo percorso tutte le strade possibili, abbiamo battuto ogni pista, abbiamo dato retta anche ad avvocati che non sempre ci hanno consigliato per il meglio. Oggi ci siamo completamente affidati alle autorità spagnole che a breve dichiareranno ufficialmente la scomparsa di mia madre».
A un anno e mezzo di distanza dalla sera del 13 marzo 2007, le autorità di Santa Cruz, capitale di Tenerife, indagano ancora sulle sorti di Amelia Raule, 78 anni, comasca trasferitasi alle Canarie verso la fine degli anni Novanta assieme al marito poi deceduto e scomparsa nel nulla una notte d’inizio primavera senza lasciare tracce di sè. Del suo caso si torna a parlare in questi giorni per via dell’iniziativa di un suo ex avvocato, il penalista milanese Armando Cillario, che quattro giorni fa ha annunciato di avere scritto nientemeno che una lettera al premier spagnolo Zapatero, chiedendogli collaborazione e domandandogli, retoricamente, come sia possibile «che il corpo di una signora anziana e malata possa scomparire così nel nulla».

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