Libertas Cantù, no crisi
Il presidente fa coraggio

Nell’immediato dopo-gara, il presidente Ambrogio Molteni è sceso negli spogliatoi per parlare con i suoi ragazzi

«Pensiamo alla prossima». All’indomani della sconfitta casalinga contro Brescia (1-3 nell’anticipo di sabato sera al Parini), Massimo Redaelli, vice-allenatore della Pool Libertas, predica serenità. «Giochiamo con troppa tensione. Dobbiamo invece stare in campo tranquilli e sereni», spiega. Nell’immediato dopo-gara, il presidente Ambrogio Molteni è sceso negli spogliatoi per parlare con i suoi ragazzi. Non ci sono cambi in vista, né particolari richieste da parte della società, che ha allestito nel corso dell’estate un roster all’altezza dell’A2 e, dunque, non intende in alcun modo snaturarlo, né fare nuovi innesti atti a puntellare l’organico. Si va avanti così, con la convinzione che, rispetto allo scorso anno, Cantù «è una squadra migliore in tanti fondamentali» e, conseguentemente, invece di fare drammi dopo cinque giornate è necessario ripartire con una maggior serenità. I tre punti, però, sono un limite oggettivo. La quart’ultima posizione, invece, un gradino da lasciare presto. «Guardati singolarmente – continua Redaelli – i fondamentali sono molto migliorati. Ora si tratta di lavorare come squadra. Specie quando sbagliamo, l’errore deve essere considerato di tutti, perché siamo una squadra e, conseguentemente, si vince o si perde tutti assieme, nessuno escluso»

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