Liposuzione come biodiesel
Nei guai chirurgo plastico

E' indagato negli Stati Uniti un chirurgo estetico accusato di aver usato il grasso tolto ai suoi pazienti con la liposuzione per ricavarne biodiesel poi usato per alimentare le vettura dello stesso medico

Forse l'obesità non sarà più vista con disprezzo e ironia. L'inversione di tendenza potrebbe arrivare se diventasse operativa e soprattutto legale una tecnica adottata da un chirurgo plastico americano il quale, con il grasso tolto ai pazienti con la liposuzione ha prodotto combustibile per alimentare le vetture.
Protagonista dell'incredibile vicenda è Craig Alan Bittner, chirurgo plastico di Beverly Hills che per mesi ha alimentato la propria auto e quella della fidanzata, due SUV di grossa cilindrata, con il grasso di troppo dei fianchi dei suoi pazienti.
Secondo la rivista Forbes, il medico californiano avrebbe seguito la procedura di estrazione dei trigliceridi contenuti nei grassi animali, che da anni è in fase di sperimentazione nei laboratori di numerose aziende che studiano il biodiesel e che garantirebbe di ottenere carburante meno inquinante e a costi più bassi. Un gallone di grasso equivale più o meno ad un gallone di carburante. Peccato però che, nonostante consenta di contenere i costi ed abbia un basso impatto ambientale, utilizzare rifiuti ospedalieri umani per produrre carburante sia illegale nello stato della California, le cui autorità hanno dovuto aprire un fascicolo contro il chirurgo.
La vicenda è emersa dopo che dozzine di pazienti di Bittner hanno sporto denuncia contro di lui, accusandolo di aver consentito di effettuare operazioni alla sua assistente e alla sua compagna, prive di licenza medica. Inoltre alcuni pazienti dicono che sarebbe stato tolto loro troppo grasso durante gli interventi di dimagrimento, causando loro gravi danni fisici.

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