Lo scandalo dei semafori-vigili
A casa il "signore dei T-Red"

L'imprenditore di Rovellasca arrestato per turbativa d'asta è agli arresti domiciliari. Decisivo per l'attenuazione delle misure l'interrogatorio a cui era stato sottoposto dai magistrati di Milano

Raoul Cairoli, il "signore dei T-Red", ha ottenuto gli arresti domiciliari e ha lasciato il carcere di San Vittore per fare ritorno a Rovellasca. L’attenuazione della misura cautelare in carcere è stata decisa dai magistrati milanesi dopo che l’ex amministratore delegato dell’azienda Ci.ti.esse (Cairoli si è dimesso dall’incarico) ha fornito una confessione che ha soddisfatto il pubblico ministero titolare dell’inchiesta. «Tra me e altri imprenditori c’era un accordo nel senso che ciascuna società avrebbe dovuto essere favorita per le gare bandite dai Comuni in relazione alla fornitura delle apparecchiature. Ciascuno di noi era perfettamente consapevole di quello che facevamo» aveva detto a verbale il 25 settembre scorso Raoul Cairoli, arrestato con l’accusa di turbativa d’asta per gli appalti degli impianti T-Red. Cairoli aveva ammesso di essere stato lui a mandare i fax, poi sequestrati dagli inquirenti, in cui erano stati indicati i prezzi per le offerte relative alle gare.

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