L’inchiesta Lake Holiday
non ha fermato Lario Jazz

Dopo lo scandalo del turismo si temeva la scomparsa della rassegna. Addio (o arrivederci?) a Villa Saporiti, in prima linea 25 Comuni: 48 eventi e tanti big

Dopo l’inchiesta “Lake Holiday” si temeva che il “Festival lago di Como” entrasse a far parte dei bei ricordi del passato, con i suoi concerti, i suoi spettacoli e, soprattutto, con i suoi costosissimi fuochi d’artificio. Invece non solo si sta delineando all’orizzonte la sesta edizione di “Lario jazz & rhythm’n’blues” ma il discorso, per quanto riguarda l’Amministrazione provinciale, che organizzò la manifestazione, è tutt’altro che chiuso. Il direttore artistico della manifestazione, Maurizio Moretta, consapevole di perdere il “cappello” di Villa Saporiti, che si concretizzava in un sostanzioso contributo, ha fatto quello che ha sempre fatto, coinvolgendo direttamente i comuni ove i concerti si erano svolti. Convinti della bontà dell’operazione, non ricevendo alcuna comunicazione di altro tipo, i sindaci e gli assessori di non meno di 25 Comuni hanno deciso di premiare un’iniziativa che, politica o no, negli anni passati ha raccolto numerosissimi cittadini e turisti nelle piazze dei paesi del lago e della Brianza. Già 48 gli appuntamenti in calendario e tanti big: da due grandi vecchi del jazz italiano come Enrico Intra e Franco Cerri alla Treves Blues Band, ad Antonella Ruggiero (ex Matia Bazar) a Tullio De Piscopo. E non è tutto: tra gli ospiti stranieri ci sarà uno dei mostri sacri del progressive rock anni Settanta, Keith Emerson.
Alessio Brunialti

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