Macchia di gasolio nel lago. La segnalazione da un cittadino

La chiazza di carburante è stata circoscritta, ma con parecchie ore di ritardo. E non mancano le polemiche

Al signor Ruosi e a sua figlia la passeggiata di Villa Olmo piace. E, nelle giornate di sole, non perdono mai l’occasione di farci un giro. Guastato, sabato, da un puzzo «di gasolio così forte che si aveva l’impressione di poter dar fuoco al lago, gettandoci dentro un fiammifero». Ci sono volute però altre ventiquattro ore, prima che qualcuno intervenisse per piazzare una barriera a difesa del lago minacciato dall’indesiderata visita di gasolio proveniente da un tubo che - pare - porta diritti sotto Villa Olmo. È stato il consigliere comunale Luigi Bottone, ieri, a lanciare l’allarme ai vigili del fuoco. Intervenuti in forze, assieme al nucleo di protezione civile Volontari del Lario e alla presenza degli agenti della questura e della polizia locale, tutti interessati a capire l’entità dell’inquinamento e le sue origini. La chiazza oleosa, ieri, era ben visibile nell’area della darsena di fronte a Villa Olmo. Nel tardo pomeriggio, i vigili del fuoco erano riusciti a mettere una barriera che, di fatto, ha chiuso il piccolo approdo arginando il gasolio. Che, però, aveva nel frattempo già superato i confini del piccolo porto andando a inquinare il resto del lago.

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