Mariano contro la mafia
Confiscato un appartamento

Si trova in un condominio in corso Brianza, in centro città

Ci abita un’anziana madre di un uomo legato alla criminalità

Indirizzo dell’appartamento: un condominio di corso Brianza, zona centrale di Mariano, ben servito. Segni particolari: confiscato alla criminalità organizzata.

Fra non molto potrebbe diventare del Comune l’abitazione su due piani di pregio, collegata al suo interno da una scala, con la disponibilità di ben tre box auto sottostanti, anch’essi sottratti alla mafia, per usare l’espressione generica di una delle sue possibili forme, dalla camorra alla ’ndrangheta.

Gli uffici del Comune stanno valutando la possibilità, nel caso di destinazione al municipio del bene, di potervi inserire un’associazione. Oggi non è semplice: al suo interno vive una donna di ottant’anni, la madre di un condannato per reati fiscali, collegati, così ha stabilito la Legge, alla malavita strutturata. I quattro beni immobiliari figurano nell’elenco delle proprietà attualmente in gestione dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Sono gli uffici di Mariano a fornire qualche elemento in più.

Mariano, rispetto agli altri territori circostanti, è il Comune con il maggior numero di immobili confiscati. Cinque, in totale.

In Brianza è stata sottratta alla ’ndrangheta anche la villetta di Via Di Vittorio 10, a Cermenate. Dedicata a Giorgio Ambrosoli, l’avvocato - liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona - ucciso da un sicario nel 1979.

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