Maroni prepara il giro di vite
contro centri islamici e moschee

Dopo l'arresto dei due marocchini accusati di preparare attentati a Milano e in Lombardia, il ministro degli Interni propone la sospensione delle associazioni sospettate di sostenere l'integralismo. La Lega vuole lo stop alla costruzione di nuove moschee

In Italia "si aggrava il problema delle moschee, dei centri islamici e delle attività svolte in questi centri che svolgono anche attività di proselitismo, di predicazione estremista, di raccolte di fondi per finanziare attività e strutture terroristiche all'estero e persino di reclutamento di potenziali terroristi".
La presa di posizione arriva dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha riferito alla Camera sull'arresto di due presunti terroristi ieri a Milano i quali, stando all'accusa progettavano addirittura attentatiti dentro il Duomo di Milano, contro caserme, questura e centi commerciali. Accuse però respinte dal loro legale
Da Maroni è arrivata una proposta: "Sarebbe utile - ha detto - che il Governo e il Parlamento definiscano ulteriori misure normative, che possono essere contenute nel disegno di legge per la sicurezza ora al Senato, in cui si immagini che il ministro dell'Interno, nei casi di urgenza e quando emergono finalità di terrorismo, possa ordinare la sospensione delle attività di associazioni, fossero anche delle onlus, di movimenti o associazioni che svolgano o favoriscano tali attività, perlomeno fino alla sentenza definitiva del giudice competente", come accade oggi per la legge Mancino. Sono state avanzate anche altre proposte - ha poi proseguito - che io valuto con grande attenzione, come quella di una moratoria per la costruzione di nuove moschee". La richieta di bloccare la costruzione di nuovi edifici islamici è arrivata dalla Lega.

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