Maxi area pedonale?
Bocciata dai canturini

La proposta di chiudere completamente alle auto la zona del crinale ha trovato solo pochi sostenitori. I negozianti: «Bloccare gli accessi sarebbe una sciagura»

La virtù sta nel mezzo. Anche viabilisticamente parlando, secondo i cittadini, che tra l’ipotesi di chiudere il crinale al traffico oppure tornare all’antico, quando le auto potevano scollinare attraversando piazza Garibaldi, ritengono che, volenti o nolenti, sia meglio lasciare la situazione com’è oggi.

Ovvero in parte aperta alle auto e al contempo con uno spazio riservato alla socialità. La provocazione è stata lanciata dall’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Di Febo alla vigilia dell’approvazione in consiglio del piano urbano del traffico ed è rivolta a chi governerà la città dopo il rinnovo amministrativo:

«Piazza Garibaldi oggi appare monca. Bisognerà prendere delle decisioni coraggiose: o ci si crede fino in fondo, sperimentando a quel punto la pedonalizzazione, oppure tanto vale tornare indietro e farne ancora una rotatoria».

Da sempre contrari, invece, i negozianti, e Anna Zanfrini lo conferma: «Io credo che la vecchia piazza, con i parcheggi nel mezzo, fosse molto più viva e vivace, c’era movimento, era un luogo di ritrovo. Nel confronto, quella di oggi pare un cimitero. Chiudere il centro significherebbe far chiudere anche i negozi che restano, dopo aver già gravemente danneggiato via Dante».

Altre opinioni sul giornale in edicola domenica 12 marzo.

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