Homepage
Domenica 04 Gennaio 2009
<Medici anche al sabato, come Milano>
Dopo il colasso della sanità lariana durante le feste, i dottori di base disponibili a lavorare di più
Intasati i pronto soccorso (pediatrici e non), intasati gli ospedali e i laboratori di analisi. La chiusura degli ambulatori medici e delle strutture private accreditate, complici le festività natalizie, ha fatto emergere più di una lacuna nell’assetto organizzativo della sanità comasca. E, dopo le critiche dei cittadini, arrivano quelle dei politici locali. Seppur con accenti diversi, infatti, il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri e il presidente provinciale di An Alessio Butti chiedono di «rivedere l’organizzazione dell’offerta sul territorio». D’altra parte lo stesso direttore generale dell’Asl, Roberto Antinozzi, nei giorni scorsi si era detto disponibile a «studiare tutte le modifiche del caso». E ora incassa un’apertura dai professionisti comaschi: «Sediamoci intorno a un tavolo e valutiamo le proposte in grado di migliorare il servizio - dice il presidente lariano della Federazione medici di Medicina generale, Gabriele Moltrasio - Lavorare anche al sabato? Se ne può parlare, purché si prevedano incentivi adeguati. A Milano è stata trovata un’intesa su questo punto, ma preferiremmo un accordo su base regionale piuttosto che locale».
Nel mirino di Gaffuri finisce la chiusura prolungata delle principali cliniche private convenzionate, che ha comportato un autentico assalto ai laboratori analisi di Sant’Anna e Valduce, gli unici operativi in questi giorni: «La Regione - commenta - non può essere soltanto un ente che elargisce risorse, deve saper programmare e regolamentare le chiusure natalizie, alzando la voce se necessario». Al Valduce sono furibondi per le lamentele dei cittadini che sono rimasti a lungo in coda prima di potersi sottoporre a un prelievo: «Siamo rimasti aperti e non abbiamo diminuito gli organici ma, invece di ringraziarci, la gente critica. I cittadini dovrebbero chiedersi, piuttosto, se è giusto che certe strutture convenzionate, che incassano fior di soldi pubblici, possano abbassare la saracinesca per dieci giorni sotto Natale. Il problema è del tutto evidente, chiederemo all’Asl di intervenire affinché l’anno prossimo non si verifichino più disagi simili. Serve un’organizzazione migliore». Alessio Butti parla di «modello perfettibile, nell’interesse dei comaschi» e aggiunge: «Ho parlato con l’Asl e sono certo che risolveranno le criticità emerse in questo periodo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA