Microchip e anagrafe canina:
un mese per mettersi in regola

Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini dichiara guerra all'abbandono dei cani e firma un'ordinanza che ordina ai proprietari di dotare i loro animali di microchip, di farli identificare. Scatta anche il divieto di vendere i cuccioli sotto i due mesi

Hanno un mese i proprietari dei cani per portare il loro animale dal veterinario per l'applicazione del microchip e la conseguente iscrizione all'anagrafe canina.
E'  una delle misure principali contenute nell'ordinanza urgente firmata dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, con lo scopo di limitare il fenomeno dell'abbandono dei cani.
Con questo provvedimento, inoltre, i sindaci dovranno identificare e registrare i cani catturati nel territorio e quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture convenzionate. La terza azione riguarda i cuccioli: vietato vendere quelli che hanno meno di due mesi.
I microchip possono essere commercializzati dai soggetti registrati presso il Ministero ai quali viene assegnata una serie numerica di codici identificativi elettronici. Per prevenire il randagismo i Comuni dovranno, inoltre, dotare la polizia locale di un dispositivo di lettura di microchip.
Nei prossimi tre mesi, invece, saranno definiti i modi d'interoperatività tra la banca dati canina nazionale e quelle regionali. In contemporanea sarà individuato un unico documento di registrazione dei cani, da adottare sostituendo l'attuale certificazione.

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