Morìa di pesci, nuovi controlli
L’Arpa: «Episodio circoscritto»

L’episodio nel Seveso, sotto accusa il funzionamento del depuratore

L’ente Provincia risponde sull’inquinamento del Seveso.

Alberto Mortera, dirigente del servizio acque provinciale, spiega: «Confermo quanto indicato dalla relazione Arpa sulla avvenuta moria di pesci a inizio ottobre. La nostra procedura è quella di formalizzare al gestore dell’impianto di depurazione, Alto Seveso, un provvedimento nel quale si prescrive la produzione e la trasmissione di una relazione relativa al periodo in cui si è verificato l’episodio».

Esattamente il 4 ottobre, una moria di pesci causata dalla concentrazione anomala di azoto ammoniacale allo scarico dell’impianto di depurazione Alto Seveso di via Laghetto, così ha stabilito la relazione Arpa dopo le analisi effettuate nel fiume a Fino Mornasco il giorno stesso. Anche l’Asl ha analizzato un campione di pesci venuti a galla, in grande maggioranza appartenenti alla specie dei vaironi.

Il caso è partito dalla segnalazione di cittadini finesi agli amministratori del comune. Mortera spiega ancora: «In questa relazione i gestori dell’impianto Alto Seveso dovranno analizzare i dati sulla qualità delle acque in ingresso al depuratore e quelli delle acque in uscita, i parametri di funzionamento dell’impianto nonché le anomalie riscontrate, al fine di stabilire gli eventuali accorgimenti per scongiurare il ripetersi del fenomeno».

L’Agenzia regionale dell’ambiente dal canto suo ricorda che il problema è circoscritto nel tempo perché come ente incaricato effettua controlli cadenzati sulle acque. Controlli a parte, l’evento probabilmente non sarà sanzionato.

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