Mutui alle stelle e recessione
L'indagine: il mattone è in crisi

Compravendite immobiliari in calo in tutta la provincia. Gli operatori: bene solo gli affitti e il mercato del lusso

L’ultima vendita? «Due mesi fa» risponde sicuro Christian Fresolone, immobiliarista, agenzia in centro, uno di quelli abituati a macinare chilometri su e giù per la provincia a caccia di case da vendere o da comperare.
Nessun dubbio: anche a Como, come nel resto d’Italia, il mercato del mattone è in crisi, una crisi forse non nera come nelle grandi metropoli (i capoluoghi medio piccoli arrivano in genere "a traino" dopo qualche mese) ma senz’altro carica di presagi piuttosto plumbei. Nessuno acquista, mentre chi vende pretende di farlo ancora agli stessi prezzi dei tempi belli, fingendo di non vedere che la musica è cambiata: tassi di interesse alle stelle, tanfo diffuso di recessione incombente, gli  affari, per modo di dire, sono ormai appannaggio esclusivo di chi affitta o di chi - solito, vecchio refrain - lavora nel lusso: «Le agenzie sono in crisi» spiega Fresolone raccontando di come a Milano su dieci immobiliaristi sette siano alle soglie della chiusura «mentre i tre che prosperano lavorano in via Sarpi con i cinesi, cui evidentemente i soldi non mancano mai». A Como c’è chi dice che il mercato sia calato del 5%, chi parla del 10, chi si azzarda addirittura a scomodare il 20.

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