Non è più un parco per bambini
Vandali padroni delle piscine

Cantù, in via papa Giovanni XXIII giochi distrutti e tribune imbrattate. I teppisti entrano di notte. Lo squallore regna anche nel posteggio

Gli amanti della bomboletta e della cattive maniere sembrano avere trovato un nuovo luogo di ritrovo: il parco del centro sportivo comunale di via Papa Giovanni XXIII. Tra giochi rotti, cartelli vandalizzati, scritte e scarabocchi fioriti ovunque: dalla facciata della piscina alle tribune del campo da calcio.

Nelle ultime settimane gli episodi si sono moltiplicati. Non è difficile intuire che il parchetto sia frequentato anche di notte, da giovani e giovanissimi s’immagina. Il cancello d’ingresso anteriore, che dà sul parcheggio, decisamente non è bene in arnese. Un po’ storto, forse forzato. E la catena che lo tiene chiuso non può rappresentare un limite invalicabile, perché una persona a piedi, a meno che sia in grave sovrappeso, ci si infila.

Sempre con il favore delle tenebre, s’intuisce, il parcheggio viene utilizzato non solo per la sosta delle auto, visto che nelle vicinanze dell’ingresso si vedono a terra tappi, cocci di vetro e preservativi. Anche i cartelli sono storti quanto il cancello, e ormai quasi illeggibili perché tappezzati da scritte e scarabocchi d’ogni tipo.

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